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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

La bella Estate [Approfondimenti]

Pioggia, vapore e velocità - W. Turner I temi trattati sono molti e per alcuni approfondimenti ecco alcuni suggerimenti che vi posso dare.

La bella Estate

Sere d'estate - V. Van Gogh A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e attraversare la strada, per diventare come matte, e tutto era bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che succedesse qualcosa, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, o magari venisse giorno all'improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare fino ai prati e fin dietro le colline... Sotto la fragile trama, l'esile scheletro di una storia di giovani nel loro percorso di crescita, di abbandono dal porto sicuro della loro infanzia e di partenza per il mare aperto, per il tempestoso mondo degli adulti, infinitamente crudele, immensamente insensibile, sordo e cieco alle grida lamentose di una giovane incapace di accettare l'incomprensibilità dei comportamenti degli adulti, si consuma un dramma più profondo, una tragedia che accomuna il genere umano intero.

Il cavaliere inesistente [Trama]

Combattimento di due cavalieri - E. Delacroix  Agilulfo, il cavaliere inesistente, combatte per l'imperatore Carlomagno nella guerra contro i Mori. La storia inizia con l'arrivo al campo del giovane Rambaldo, desideroso di vendicare lo zio ucciso e di acquistare gloria personale, diventando come uno dei tanto ammirati paladini. 

Il cavaliere inesistente [Commento]

Arazzo di Bayeux   Sotto le rosse mura di Parigi era schierato l'esercito di Francia. Carlomagno doveva passare in rivista i paladini. Già da più di tre ore erano li; faceva caldo; era un pomeriggio di prima estate, un po' coperto, nuvoloso; nelle armature si bolliva come in pentole tenute a fuoco lento. Non è detto che qualcuno in quell'immobile fila di cavalieri già non avesse perso i sensi o non si fosse assopito, ma l'armatura li reggeva impettiti in sella tutti a un modo. D'un tratto, tre squilli di tromba: le piume dei cimieri sussultarono nell'aria ferma come a uno sbuffo di vento, e tacque subito quella specie di mugghio marino che s'era sentito fin qui, ed era, si vede, un russare di guerrieri incupito dalle gole metalliche degli elmi. Finalmente ecco, lo scorsero che avanzava laggiù in fondo, Carlomagno, su un cavallo che pareva più grande del naturale, con la barba sul petto, le mani sul pomo della sella. Regna e guerreggia, guerr

I Dialoghi con Leucò

Venere e Adone - A. Canova Patroclo : Prenderò i tuoi schinieri e il tuo scudo. Sarai tu nel mio braccio. Nulla potrà sfiorarmi. Mi parrà di giocare. Achille : Sei davvero il bambino che beve. Patroclo : Quando correvi col centauro, Achille, non pensavi ai ricordi. E non eri più immortale che stanotte. Achille : Solamente gli dèi sanno il destino e vivono. Ma tu giochi col destino. Patroclo : Bevi ancora con me. Poi domani, magari nell’Ade, diremo anche questa. In questo mondo crudelmente diverso da “quella terra che gli dei visitarono” sembrava che lo spazio del mito si fosse così ristretto per poi dissolversi nei ricordi antichi di una civiltà lontana. E invece no. Il mito nella sua forma più pura, più elevata torna a vivere attraverso la penna di C. Pavese. I Dialoghi con Leucò sono una raccolta di racconti, di dialoghi, per la precisione (come suggerisce, d'altra parte, il titolo stesso) tra due personaggi evocati dalle leggende, dalla mitologia greca.